(Immagine presa dal web)
Il Sabato è un giorno che adoro, per questo motivo lo desidero ardentemente ed appassionatamente sempre tappezzato di Sole.
Il fatto è che, lui, è l’unico giorno della settimana che trova il modo di avere delle attenzioni per me
E’ l’unico giorno su sette, che mi fa staccare la spina dall’inferno delle
preoccupazioni che devo affrontare quotidianamente.
Come adesso ad esempio, che alle dieci del mattino mi fa stare qui con te, ancora
con il mio pigiamino rosa
indosso, bella tranquilla e rilassata, invece di farmi correre a destra e a
manca per incassare gli insoluti dei clienti che non pagano , per poi incassarne
meno di metà di quelli che avanzo e, con una mano prenderli e con l’altra
portarli immediatamente in banca, altrimenti la banca non mi lascia vivere.
Urca… spetta che cancello subito sto pensiero della banca. E’ uno di quei pensieri che non parla la lingua del
Sabato.
“Lei, pensiero della banca, oggi è un pensiero non gradito dalla mia signora, rauss,
pussi via, altrimenti sono autorizzato dalla mia illustrissima signora a darle un calcio dove non batte il sole, capitooo!”
Gli ha appena urlato il mio adorato Sabato.
Eh, vedi caro blog come mi coccola e mi difende
il sesto giorno della settimana !
Se fosse un uomo, non lo lascerei a nessun’altra donna. Sarebbe mio. E basta.
Su dai blog che adesso ti racconto dei mie
capelli.
Guarda che belli! Finalmente pure lo specchio azzarda un complimento.
Embè, ci mancherebbe che non lo
azzardasse. Ogni mattina, gli faccio piglià un colpo quando, con i ricci che vanno in mille direzioni mi
presento davanti a lui a mò di istrice. Ma stamattina caro blog, è tutta un’altra
cosa. Oh, certo che si.
Quando ieri sera la Lory, prima ancora di infilarmi la mantellina di plastica
ed iniziare a spennellarmi i capelli di quella splendida tonalità di rosso che
è riuscita a trovare per me, mentre li
toccava per controllarli, che solo i parrucchieri sanno toccare così divinamente
i capelli, e mi chiedeva:”
Cosa facciamo stavolta Cri? Li accorciamo un po’? eh?, ci sono delle punte
un po’ bruciate, dobbiamo sistemarle”:io …ho tirato fuori una pagina di giornale dalla borsa e mentre gliela mostravo le dicevo :” Ehm, Lori, io stavolta li
vorrei così”
E’ rimasta zitta per un po’. Guardava
l’immagine del foglio che avevo evidenziato con una freccia e poi guardava me.
Per poi dire:” No, scusa, fammi capire, vorresti dirmi che vuoi tagliare via
tutto?” “Embè, si”, le ho risposto quasi
timidamente, vedendo la sua espressione tra l’allucinato e l’incredulo. E lei: “ No, guarda Cri, lo so che questo è
il mio lavoro, ma io ai tuoi capelli mi rifiuto di fargli sto sgarbo. Sono così
belli. Non puoi, dai. Subito dopo te ne
pentiresti. Se vuoi tagliarli così
corti, non chiederlo a me.
Insomma. Ha vinto la Lory.
Per questa volta ha vinto lei. Spuntatina
e basta.
L’unica variante è che i ricci sono
spariti perché li ho lisciati.
Sono davvero belli così lisci senza un minimo accenno di onda. Dritti. Proprio dritti. Belli,
luminosi, e accidenti… lunghissimi .
Non sembro nemmeno io. Sembro una
Cristina diversa.
Il Musone appena mi ha visto mi ha detto:” I tuoi ricci sono tutta un’altra cosa, così
non mi piaci proprio.”. Mio figlio Mattia invece: “ Accidenti mà, che gran pezzo di gnocca che sei! “
^.^
Mio figlio Simone con il pollice alzato:” Positivo, donna Cri! Lei riesce
sempre a stupirci. Smack! ( si insomma mi ha dato un bacetto ^.^)
Mia madre:” Ma sito ti?” ( ma sei tu?)
Ed io, accidenti… io con sti capelli lisci, mi piaccio proprio un casino.
Penso che i ricci, per un po’ li terrò in soffitta.
E’ vero, sembro diversa, quasi irriconoscibile.
Ma solo dal di fuori.
Dentro … per fortuna ( o per alcuni purtroppo) c’è la Cristina di sempre ^.^
Ciao Blog, ora ti lascio. Fuori c'è un sole splendido. La campagna mi chiama. Ora devo correre da lei.
Ti lascio un bacio...