domenica 25 giugno 2017




I post più belli, quelli più intensi, quelli più carichi della mia essenza, credo di averli  scritti nei momenti più soli e malinconici della mia vita. E questo sarebbe il momento giusto per affidartene un'altro, caro blog. Ma ho seri dubbi di riuscirci ancora. Non so nemmeno di cosa voglio parlarti esattamente. Fatico a dirti di me. Fatico tanto. Sempre di più.
Sono seduta accanto al  tiglio, con i capelli bagnati, ancora un po' gocciolanti. Sta arrivando un temporale, ma finche non piove rimango qui, con il tablet in mano, ad ascoltare il mormorio della campagna, grande ed insostituibile amica di questi giorni pesanti a livello fisico e mentale, e a digitare parole alla ricerca di un senso. Il senso di questo post. Qual'è il senso di questo post?
E' la sofferenza per il muro di incomunicabilità che giorno dopo giorno si sta innalzando tra me e il Musone? E' di questo che voglio parlarti? Ma no, ma no, di me e di lui non voglio parlarne con nessuno, nemmeno con te.
E allora cos'è? Cos'è che mi tormenta? Cos'è che non mi fa star bene con me stessa?
E' l'allergia agli occhi che non si decide a guarire? Sta maledetta. Ma che centra l'allergia agli occhi con il mio animo confuso, incazzato e deluso. Non centra un accidente.
E' lo stress da troppo lavoro? Ma se ho pregato in aramaico affinchè il lavoro riprendesse a funzionare! E ora che finalmente ha ripreso alla grande, di che mi lamento? Ma di che mi lamento??????????
Non capisco più un cazzo di me.
Ecco. Lo sapevo. I tuoni. Sono arrivati.
Ho sempre avuto molta paura del temporale. Si.  Molta paura.
Non posso più stare qui. Seduta accanto al tiglio. Devo scappare.
Ti lascio le mie parole confuse.
Ciao.

sabato 10 giugno 2017




Oggi … avrei davvero tanto bisogno di Lui.
Il Mare. Certo.
E' un continuo richiamo il suo. “Vieni Cristina, sono qui che ti aspetto. Vieni che ti abbraccio, ti tengo stretta, ti coccolo , ti trastullo un pò, ti coloro d'ambra, ti libero la mente, ti accarezzo le angosce , provo a zittirle, le analizzo per bene e poi se tutto va bene le minimizzo pure e ci ridiamo su insieme. Vieni Cristina, vieni, molla tutto e vieni da me, per un giorno nella tua vita molla tutto, fregatene dei doveri, pensa solo a te stessa e accantona tutto il resto, e smettila di piangere, che ti vedo sai. Vieni Cristina, vieni da me, io so amarti con intensità, come piace a te”. 

venerdì 2 giugno 2017



Sto bene insieme alla sera 
Appena la incontro mi riappacifico con il giorno 
E lo perdono